La costruzione di queste proposte si fonda su principi di psicologia sociale, quel campo di studi che si occupa dei rapporti tra uomo e ambiente, inteso come spazio fisico, spazio umano di relazioni, spazio di negoziazione delle norme che regolano i comportamenti del vivere in collettività.
La psicologia sociale vede nell’interdipendenza fra uomo e società la chiave di lettura per comprendere la vita della persona, articolata nell’essere soggetto singolo, parte di un gruppo famiglia, di un gruppo amicale, di un popolo o Paese.
Spiega il processo di formazione delle opinioni e il passaggio a conseguenti atteggiamenti come l’esito di contaminazioni tra persona e contesto di vita e pone l’accento sull’esistenza di prescrizioni sociali che l’individuo riceve indirettamente.
Promuove la “cura” del contesto oltreché dell’individuo restituendo il potere alle persone di ripensare ai loro stili di vita, alle loro scelte, ai valori che le fondano, a nuovi modi di interpretare i tanti temi dell’esistenza.
Le proposte si articolano in due filoni: il lavoro individuale in cui la consulenza è rivolta alla persona in uno spazio esclusivo, dedicato, attento alla sua visione del mondo e alla possibilità che da quella narrazione ne seguano altre, diverse e la persona riguadagni prospettive aperte, fluide, motivate.
E poi il lavoro delle attività di gruppo: si sono selezionati alcuni temi, sulla base dei bisogni riscontrati e delle domande raccolte. La metodologia poco sfruttata in Italia del percorso tramite il gruppo è qui invece sostenuta con enfasi perché permette una velocizzazione dei tempi, una diminuzione dei costi, un’ampia possibilità di “apprendere” attraverso il meccanismo dei rispecchiamenti che prende forma nello stare tra gli altri, la fuoriuscita dalla posizione auto centrata per cui si è i soli a vivere un disagio.
Tra le attività di gruppo presento anche la danzaterapia, ancora molto poco impiegata nella clinica e negli interventi costruiti per il benessere, la quale inserisce un’alternativa inusuale nel panorama: il movimento come cura.
Buoni lavori a tutti!